Continua il gioco “sanzioni e controsanzioni” tra l’occidente e la Russia. l’ad di ENI, Descalzi, ha dichiarato che il gas non verrà pagato in rubli provocando la replica del ministro degli esteri russo che ha minacciato la chiusura dei rubinetti. Gli USA si sono subito offerti per la fornitura di gas ma la disponibilità è ampiamente insufficiente e il costo per motivi tecnici e logistici sarebbe fin troppo alto. Tra i pochi, avevamo anticipato, dopo il lockdown del porto di Shenzhen, il probabile lockdown di quello di Shanghai, il primo porto merci al mondo; altro colpo alla globalizzazione. La BCE ha deciso che comincerà ad aumentare i tassi di interesse e per questo dobbiamo ringraziare le folli politiche autolesioniste e ideologiche dell’UE; riassumiamo le principali. Il default russo è uno scenario talmente improbabile da risultare una panzana: vediamo perchè. Uscire dalla sfera di influenza della NATO, piano piano, si può fare. L’atlantismo e l’union-europeismo si sposano molto male agli interessi nazionali, è un obbligo anche morale iniziare il percorso di indipendenza. Il Piano Marshall ci diede l’equivalente di 60mld di € attuali; il nostro PIL è 1.700mld di €. Ridiamoglieli, anche con gli interessi, per poter iniziare un percorso di affrancamento. Il vero problema per iniziare questo percorso ce l’abbiamo in casa perchè abbiamo una classe politica di venduti, traditori e tantissimi cialtroni; il percorso quindi non è iniziabile con questa classe politica. “LO SQUILLO” del Martedì di GILBERTO TROMBETTA giornalista economico, membro di “Riconquistare l’Italia”.
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