In questi giorni, commentando la distruzione del Nord Stream, il ministro degli esteri russo ha affermato che “La Germania non è stata semplicemente umiliata, è stata messa al suo posto, nel posto del satellite degli Stati Uniti, che decide se la Germania possa svilupparsi economicamente e soddisfare i bisogni sociali dei suoi cittadini… lo scopo del sabotaggio è stato il fatto che l’amicizia russo-tedesca è diventata un problema perché minacciava la loro egemonia nel mondo”. Lo stesso Putin pochi giorni fa aveva detto che le truppe americane dislocate in Germania sono ufficialmente delle truppe di occupazione ma che non ha dubbi sul fatto che la sovranità verrà restituita all’Europa, anche se ci vorrà un po’ di tempo. Per quale ragione il ministro degli Esteri Lavrov utilizza dei termini così duri nei confronti dell’Europa? La politica estera russa nei confronti dell’Europa e della multipolarità. Nella Germania che, insieme agli altri Stati continentali europei è sempre più isolata, vi è un filo rosso nell’Europa centrale che collega le guerre mondiali del XX secolo. Ospite oggi in trasmissione MARCO GHISETTI Redattore di “Eurasia. Rivista di studi geopolitici”, responsabile dell’ “Area anglosassone” presso il “Centro Studi Eurasia e Mediterraneo” e direttore della collana “I classici della geopolitica” presso Anteo Edizioni. Conduce CARLO SAVEGNAGO
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