Durante il primo lockdown nella primavera del 2020, con i cittadini europei rinchiusi in casa, la Commissione Europea ha finanziato un Osservatorio per controllare la disinformazione sull’epidemia. Col passare dei mesi, sono state aggiunte 8 filiali in tutto il continente, per allargare la copertura anti-fake news. Analizzando, tuttavia, nel dettaglio le persone coinvolte e le modalità operative dell’Osservatorio, si scopre un discutibile intreccio di controllati che diventano controllori, di smisurate donazioni dai giganti del web agli enti di vigilanza, perfino potenti lobbisti effettuare il salto della quaglia, creando l’ennesimo ente europeo dalle “porte girevoli” e dalla credibilità molto dubbia. “GOCCE D’EUROPA” è una rubrica a cura di FABIO SARZI AMADE’ docente di Diritto del Lavoro, già consulente per la Regione Piemonte a Bruxelles.
Commenti al video.