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Al Summit di Johannesburg, i BRICS annunciano il nuovo sistema finanziario globale (QFS)

Dal 22 al 24 agosto 2023 si svolgerà a Johannesburg il 15° Summit dei BRICS, dove sarà annunciato il nuovo sistema finanziario globale che sta già innescando cambiamenti epocali. ®Armando Savini, https://t.me/chaosmega Da pochi giorni è stata pubblicata la notizia dell’annuncio ufficiale da parte dei BRICS del nuovo sistema monetario e finanziario (QFS) che sta […]

Pubblicato ilgiovedì, 06 luglio 2023

Dal 22 al 24 agosto 2023 si svolgerà a Johannesburg il 15° Summit dei BRICS, dove sarà annunciato il nuovo sistema finanziario globale che sta già innescando cambiamenti epocali. ®Armando Savini, https://t.me/chaosmega Da pochi giorni è stata pubblicata la notizia dell’annuncio ufficiale da parte dei BRICS del nuovo sistema monetario e finanziario (QFS) che sta per scalzare l’egemonia del dollaro. Tra i primi a darne notizia, la testata di Geopolitica ed Economia NewsAcademy. Secondo le informazioni rivelate da News Academy, «è previsto che verrà annunciata una nuova valuta commerciale legata all’oro. Questo evento potrebbe innescare un’esplosione nel valore dell’oro e dell’argento, con un aumento che potrebbe durare mesi. In alternativa, si potrebbe prevedere una rivalutazione significativa dell’argento, con un incremento del +3000% rispetto ai minimi del 16 marzo 2020, e un aumento del +700% per l’oro in un periodo di 10 o 12 anni». Come già illustrato in “Sovranità, debito e moneta. Dal quantum Financial System al Nuovo Ordine Multipolare”, i BRICS – Russia in testa – hanno progettato e implementato un passaggio dal vecchio al nuovo sistema monetario e finanziario in tre tappe.  SCAMBI IN VALUTA LOCALE, DEDOLLARIZZAZIONE E R5+ Nella prima tappa, i Paesi hanno continuato ad usare le loro valute e i loro sistemi di compensazione. Nella seconda fase, i meccanismi di creazione dei prezzi sono stati sganciati dal dollaro e dalle cosiddette «valute infide», come la sterlina, l’euro e lo yen. Nell’ultima fase, si assiste alla creazione di una moneta (R5+) costituita da un pool di riserve valutarie dei BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sud Africa) e di asset reali, cui potranno aderire anche gli altri Paesi del mondo. Tra questi, quelli che hanno contratto debiti in dollari o euro, sterline o yen, una volta entrati nel nuovo sistema finanziario, si troverebbero nella posizione di non dover più onorare i propri debiti in dollari, euro, sterline o yen. Inoltre, le risorse naturali di questi Paesi potrebbero incidere significativamente sulla nuova moneta, comportando per questi Paesi un maggiore credito.  GEO-ECONOMIA BIPOLARE Il nuovo sistema monetario e finanziario partendo dai Paesi BRICS si estenderebbe ai membri di EAEU, SCO, ASEAN, e alle nazioni dell’Asia occidentale, dell’Africa e dell’America Latina, creando, di fatto, una «geo-economia bipolare» che, però, potrebbe durare poco. Una volta, infatti, collassato il vecchio SWIFT basato sul dollaro, ai Paesi occidentali non resterebbe che aderire al nuovo sistema finanziario globale, che restituirebbe ad ognuno la propria sovranità politica, economica e monetaria, come auspicato da Keynes durante gli Accordi di Bretton Woods, quando cercò di convincere i Paesi vincitori a istituire una moneta internazionale (Bancor). IMPLICAZIONI MACROECONOMICHE E GEOPOLITICHE Dal punto di vista macroeconomico, con l’instaurazione del nuovo sistema finanziario globale sta già emergendo un nuovo modello di sviluppo economico, incentrato sulla combinazione i pianificazione strategica centralizzata e concorrenza di mercato.  A differenza del sistema anglo-americano, il nuovo sistema finanziario diretto dall’economista russo Sergey Glazyev si basa su asset reali che determinano il valore economico tra i «partecipanti dell’alleanza multipolare» e su un sistema bancario di proprietà statale orientato alla crescita economica sul modello cinese. Il nuovo sistema multipolare portato avanti dai BRICS, e in particolar modo dalla Russia, non solo prevede un nuovo sistema finanziario alternativo allo SWIFT ma anche un nuovo standard internazionale per il commercio dei metalli preziosi. Essendo l’oro e i metalli preziosi gli asset principali del nuovo sistema finanziario quantistico (QFS), non possono più essere gestiti in esclusiva dalla London Bullion Market Association (LBMA). Per questo, il Ministro delle Finanze russo Anton Germanovič Siluanov ha sottolineato la necessità di creare un nuovo standard internazionale per il mercato dei metalli preziosi, il Moscow World Standard (MWS), come alternativa alla London Bullion Market Association (LBMA). È necessario, ha affermato, un nuovo broker internazionale specializzato in metalli preziosi per la fissazione dei prezzi, che includa le banche centrali e le maggiori banche dell’Unione Economica Eurasiatica rappresentate sul mercato dei metalli preziosi. Questo avrà sede a Mosca e si appoggerà al Moscow World Standard (MWS). Gli obiettivi di questa nuova infrastruttura sono la distruzione rapida del monopolio della LBMA, l’esclusione di dollari, euro e sterline, e infine lo sviluppo stabile del settore dei metalli preziosi, mediante un mercato dei metalli preziosi interamente regolato dai Paesi produttori.  L’ALTERNATIVA RUSSA ALLA COP28 A breve sarà annunciata dalla Russia una nuova istituzione alternativa al COP 28, che affronterà il problema ecologico in maniera indipendente dagli obiettivi “green” del Great Reset di Davos, incentrati sugli studi commissionati dal Club di Roma negli anni Settanta – che prevedono riduzione demografica e della produzione industriale – e sull’uso della geoingegneria climatica, che, secondo quanto riportato ultimamente da Bloomberg e Politico, potrebbe causare gravi danni alla salute umana, con considerevoli rischi sulla biodiversità e sulla geopolitica, dal momento che potrebbe essere usata come arma per generare carestie e innescare tumulti sociali. 

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