L’analisi dell’articolo apparso sull’Huffington Post il 18 Gennaio a firma di Antonella Boralevi dal titolo “Nella mente di un no-vax” in cui l’autrice si lancia in un’invettiva di quella che, secondo lei, è una categoria di individui non raziocinante che “spacca il casco respiratorio che sta loro salvando la vita” e “aggredisce i medici e gli infermieri che li stanno curando a rischio della loro (vita)” e le cui famiglie “vengono azzerate dal virus”. E se fosse invece la scienza ad essersi trasformata – senza che la Boralevi se ne sia accorta – in scientocrazia, in un totem a cui bisogna aderire per pura fede visto che ormai prescinde dai numeri reali ma impone i suoi dogmi ricorrendo al puro ricatto economico e sociale?
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