Il Governatore della Regione Veneto Luca Zaia ha comunicato che l’Ospedale di Padova prenderà in carico le persone con disturbi di identità di genere; “è un fatto di civiltà” ha dichiarato. Anche la cosiddetta destra ha ormai abbracciato la visione “gender fluid” e LGTBQ della sinistra mondialista che in Italia ha oggi in Elly Schlein la sua nuova paladina. Molta enfasi sui sintomi e molto poco sulle cause: a un giovane che non si riconosce nella propria identità sessuale si propone un intervento di natura “anatomica” una “mutazione biologica” come se quella fosse la soluzione. Il problema molto più complesso: l’identità sessuale riguarda anche il rapporto con la società, la famiglia, il mondo. Quindi è una semplificazione estrema e scorretta. Le “carriere alias” nelle scuole. Per il giovane il corpo è ormai diventato o un oggetto di contemplazione narcisistica o un appendiabiti (un reggi-telefonino): quindi ritorno al corpo e al sentire attraverso il corpo. Se si permettesse a questi ragazzi di imparare realmente a percepire il proprio corpo e di abitarlo, molti di questi falsi problemi non avrebbero ragione di esistere. La nostra intervista all’antropologo e scrittore MARTINO NICOLETTI. Conduce CARLO SAVEGNAGO
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