Riflessioni sul possibile scenario di una recessione. I fattori che potrebbero ulteriormente destabilizzare l’economia: la crisi del Medio Oriente e del Mar Rosso. Il problema dell’approvvigionamento non è il problema principale, ma lo è l’allungamento delle tratte marittime che influirebbe pesantemente sui costi finali dei prodotti e quindi sul nostro portafoglio. La crisi dell’economia tedesca, tradizionalmente un faro di stabilità, si è contratta nel quarto trimestre 2023, sfiorando la recessione. Questo è indice di una domanda globale debole e di un’alta inflazione. L’indice IFO, che riflette il sentiment economico, sta scendendo. Un chiaro segnale di preoccupazione crescente tra i fornitori di servizi sul futuro dell’economia. Infine, ma non meno coinvolte, troviamo le banche, che hanno goduto di profitti robusti grazie ai tassi di interesse, ma ovviamente ai loro correntisti non lasciano nemmeno le briciole. Però ora devono prepararsi per tempi difficili. Le insolvenze aziendali potrebbero diventare inevitabili, in quanto molte aziende hanno goduto di alcune agevolazioni per affrontare la crisi dei tassi, ma ora queste agevolazioni andranno a scadere. Il problema europeo è che la BCE aspetta sempre le mosse della FED per prendere decisioni. Lo abbiamo visto palesemente dopo che l’inflazione è aumentata per la prima volta nel 2021. Il PIL può darci una panoramica, ma nel breve termine, è come guardare solo un riquadro di una grande e complessa immagine. Per questo quando si vanno a guardare vari indicatori non bisogna mai fermarsi ad essi, ma analizzare quelli che sono tutti gli aspetti: economici e macroeconomici ma anche politici e geopolitici. La nostra intervista a FEDERICO MARCON consulente finanziario indipendente di www.visionscf.it osservatore di tematiche macroeconomiche. Per una prima analisi gratuita del vostro portafoglio di investimenti potete scrivere una mail a info@visionscf.it Conduce CARLO SAVEGNAGO
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