Biden e Xi Jinping si sono incontrati ieri al vertice dell’APEC (l’organo per la Cooperazione Economica Asia-Pacifico) in corso a San Francisco. Circa quattro ore di faccia a faccia. Una ripresa del dialogo a tutti i livelli, anche militari per “capirsi reciprocamente in modo chiaro e fare in modo che la competizione non sfoci in conflitto” come ha dichiarato Biden. E per “superare le differenze” in un mondo “abbastanza grande per la convivenza e per il successo di Cina e Stati Uniti”, che “non possono voltarsi le spalle”, tanto meno sullo sfondo di un’economia globale “in ripresa ma con uno slancio lento, appesantita dal protezionismo” ha dichiarato a sua volta Xi Jinping. Ma mentre Biden e Xi si incontravano, la portavoce del Ministro degli Esteri russo Lavrov, Maria Zakharova, ha rivelato che gli americani avevano proposto incontri segreti che la Russia ha declinato in quanto la Russia ha buoni rapporti con tutti gli stati aderenti all’APEC e non ha bisogno di incontri segreti. Con il nuovo conflitto Israele si è isolato dal resto del mondo; anche l’Occidente dimostra serie difficoltà a gestire la posizione di Israele e di Netanyahu e anche gli Stati Uniti risultano ulteriormente isolati. A questo punto le opzioni che rimangono per gli USA sono lo scatenare una guerra allargata o coesistere con i nuovi protagonisti della scena mondiale. Ospiti oggi in trasmissione UMBERTO PASCALI in collegamento da Washington e PAOLO BORGOGNONE.
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