Perchè il 2025 può essere l'anno della verità - Martina Pastorelli Danilo Broggi
I social cominciano ad adeguarsi all’era Trump. L’annuncio, che è anche un’ammissione di “colpa”, è arrivato questa settimana direttamente da Marck Zuckerberg, e per ora vale solo per gli Stati Uniti: “Basta censura, abbiamo sbagliato... i fact checker hanno distrutto più fiducia di quanta ne abbiano creata… quello che è iniziato come un movimento inclusivo è stato sempre più usato per escludere le persone con idee diverse” ammettendo poi di aver ricevuto pressioni politiche.
Come abbiamo ben sperimentato in questi ultimissimi anni, nell’informazione il dato di realtà viene ignorato e riscritto mentre l’irrealismo pervade come non mai la nostra società.
Le più recenti rivoluzioni politiche però aprono scenari inediti per l'informazione. Ecco quindi i motivi per cui il 2025 può essere l'anno della verità.
La nostra intervista a MARTINA PASTORELLI giornalista, esperta di comunicazione e DANILO BROGGI esperto di consulenza strategica, già presidente nazionale della CONFAPI (confederazione delle PMI Piccole Medie Imprese – 90.000 aziende associate), con ruoli di vertice di varie realtà istituzionali pubbliche (Consip Atac Retelit), già presidente del Centro per la Cultura di Impresa. Autore dei libri “Diario di bordo – Tra innovazione e cambiamento” e “Connessi e confusi – orientarsi nell’oceano dell’innovazione”.
Conduce CARLO SAVEGNAGO
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