Tra le dinamiche geopolitiche che con l’inizio del conflitto si sono fortemente accelerate, uno degli eventi più importanti e direi sottaciuti dall’informazione è sicuramente l’accordo tra Iran e Arabia Saudita avvenuto, altro aspetto molto significativo, con la mediazione cinese. Nell’ambito del conflitto russo ucraino che significato ha la telefonata di Xi Jinping a Zelensky? Quanto questa iniziativa è destinata a incidere sugli equilibri tra le parti in gioco? A distanza di alcune settimane può essere inquadrata ancora meglio la visita di Macron in Cina? E quella della von der Leyen? Tema proprio di questi giorni. A inizio settimana, il 1° Maggio, l’OPEC+ ha deciso un drastico taglio della produzione di greggio pur contro la volontà americana. Come è stato possibile? Quali sono le implicazioni? Il tema del gas rimane estremamente critico nonostante sia quasi sparito dai radar dell’informazione e si sia normalizzato nella percezione delle persone. Qual è la situazione per quanto riguarda il gas naturale? Cosa potrebbe aspettarci il prossimo inverno? Il peggio è passato con lo scorso inverno? La nostra intervista a DEMOSTENES FLOROS Senior Energy Economist presso il “CER – Centro Europa Ricerche”, docente presso il Master in Relazioni Internazionali d’Impresa Italia-Russia all’Università “Alma Mater” di Bologna, responsabile del corso di geopolitica presso l’Università Aperta di Imola, autore del libro “CRISI O TRANSIZIONE ENERGETICA? Come il conflitto in Ucraina cambia la strategia europea per la sostenibilità” (Diarkos).
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