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USA al bivio: mutipolarismo o guerra totale - Armando Savini

- Le parole di Putin nella conferenza stampa di ieri e i titoli della stampa Occidentale – italiana nel caso nostro – testimoniano uno scenario che sta cambiando radicalmente, purtroppo per i centri di potere che la stampa rappresenta.

Putin invita Israele a ritirare tutte le truppe militari dalla Siria. Nella conferenza stampa di fine anno dichiara “Vicini agli obiettivi... dovevamo attaccare prima l’Ucraina... la Russia deve essere pronta a un conflitto diretto con la NATO nel prossimo decennio... pronto a incontrare Donald Trump... tratterò con chiunque in Ucraina, incluso Zelensky se dovesse andare alle urne e ottenere legittimità... economia russa prima in Europa... non c’è possibilità per l’occidente di contrastare il missile Oreshnik... sfida l’occidente a un duello tecnologico sui missili... in Italia c’è simpatia per la Russia..."

Zelensky torna alla realtà: “il Donbass e la Crimea sono perse, non saremo in grado di riplendre militarmente”.

 

Pubblicato ilvenerdì, 20 dicembre 2024

Il primo ministro canadese Trudeau sta valutando l’ipotesi di dimettersi.

Antonio Gozzi, presidente del gruppo siderurgico Duferco e figura apicale di Confindustria ha fatto delle dichiarazioni molto forti: “I tempi della transizione vanno rivisti o l’Europa sarà un deserto industriale… dalla Von der Leyen e dai Popolari segnali di ripensamento… Berlino è sotto choc, potrebbe aprire al debito comune europeo” (rif. alle parole di Mario Monti. Si va verso i SUE?)

L’editorialista americana Maureen Callahan ha riportato sul Daily Mail che in questi quattro anni Joe Biden non è mai stato di fatto presidente.

Molto interessante l'analisi del colonnello Douglas McGregor, figura di assoluta autorevolezza sia negli USA che a livello internazionale: “La priorità assoluta di Netanyahu è la distruzione dell’Iran prima che la Russia concluda la sua vittoria sull’Ucraina e la Siria diventi un nuovo campo di battaglia per turchi e israeliani” “Non è semplicemente la fine dell’ordine internazionale basato sulle regole di Washington ma è in realtà l’inizio del caos” “Trump deve affrontare la pericolosa distrazione di guerre che non ha iniziato lui, guerre che non porteranno alcun beneficio strategico né alla sua amministrazione né al suo paese” “L’avvallo degli USA alla guerra di espansione di Netanyahu metterà in pericolo la sicurezza nazionale degli USA e renderà gli stessi ostaggio di qualsiasi decisione di Netanyahu” “Accelerare i tempi è fondamentale per Netanyahu. Il conflitto in corso tra Israele e Iran e il potenziale confronto della Turchia con Israele renderanno impossibile il disimpegno di Trump in MO”.

L'appuntamento del Venerdì con l'approfondimento dei principali temi di politica internazionale e geoeconomia della settimana assieme all'economista e scrittore ARMANDO SAVINI, autore del canale Telegram "Chaos Mega" e del libro "Il complotto degli Arconti - Cronache di un iniziato" 

Conduce CARLO SAVEGNAGO

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